PENTOLA A PRESSIONE O VAPORIERA? LE DIFFERENZE


Attualmente, la cottura al vapore è ritenuta unanimemente come il più salutare metodo di cottura e può essere ottenuta tramite due strumenti che operano a diverse temperature.

Tipi di cottura, quali sono le differenze?

La prima cottura, detta a temperatura ambiente, è la più praticata nelle cucine tradizionali e ottenuta tramite appositi elettrodomestici, le vaporiere, che permettono al vapore di raggiungere il cibo posto su appositi cestelli. Questo vapore si ottiene quando l’acqua raggiunge i 100 °C e inizia a bollire, mantenendosi a questa temperatura.

La cottura al vapore sotto pressione invece si ottiene per mezzo di pentole a pressione, nelle quali, grazie alla presenza di un coperchio a chiusura ermetica, la maggiore pressione permette di aumentare la temperatura interna che supera quella di ebollizione dell’acqua e raggiunge i 120-130°C.
In entrambi i casi, l’alimento, investito dal vapore, cuoce gradualmente e il calore si trasmette dall’esterno all’interno del cibo, mantenendo intatti i diversi principi nutritivi contenuti in esso.
Poiché, quindi, entrambi i metodi sfruttano l’evaporazione dei liquidi di cottura in un ambiente caldo per preparare le diverse pietanze e presentano caratteristiche molto simili, è legittimo domandarsi quale convenga acquistare fra questi due utensili e quali differenze, se pur lievi, intercorrono tra loro.

La vaporiera ottima per pesce e verdure in bianco

Queste risiedono principalmente nel loro diverso funzionamento per il raggiungimento dello stesso obiettivo.
La vaporiera consiste di una base costituita da componenti elettronici che servono a scaldare un elemento collocato in un contenitore che andrà poi riempito d’acqua. Su questo contenitore è posto poi un altro recipiente dal fondo bucherellato sul quale andranno posti gli alimenti, che viene chiuso con un coperchio. Quando la vaporiera è in funzione, l’elemento fa bollire l’acqua che, evaporando, cuoce i cibi all’interno del recipiente.

Una pentola a pressione invece può essere una semplice pentola da porre sul fuoco, ma anche uno strumento elettrico da collegare alla presa, che grazie alla chiusura ermetica del coperchio raggiunge velocemente alte temperature. Il suo vantaggio risiede principalmente nel fatto che in essa si possono cuocere zuppe di legumi o di verdure e brodi, a differenza della vaporiera in cui è possibile cuocere solamente alcuni tipi di alimenti, poiché il fondo, come abbiamo detto, è bucherellato.

La pentola a pressione è veloce ed è adatta a zuppe e brodi

La chiusura ermetica della pentola a pressione garantisce poi una velocità maggiore di cottura, per cui, che sia una semplice pentola o un elettrodomestico, ciò permette di ridurre i tempi di cottura a circa 1/3, rendendola più pratica e conservando i vantaggi conferiti dal vapore. Basti pensare, ad esempio, che le carote tagliate a pezzi impiegano 25 minuti per cuocere in una vaporiera e solo 5 in una pentola a pressione.

Infine, un’altra importante considerazione deriva dalla differenza di materiali utilizzati per realizzare i due apparecchi. Una pentola a pressione è costituita da acciaio o leghe molto solide, per garantire il raggiungimento delle alte temperatura e la qualità del coperchio che dovrà restare chiuso saldamente durante la cottura. Dall’altra parte, le vaporiere sono in genere realizzate in plastica, hanno un prezzo inferiore e di conseguenza rispetto alle pentole a pressione sono meno durevoli.

 

Fonte dell’articolo: www.stimply.it/